Seminario "Neuropsicologia in awake surgery"

Seminario "Neuropsicologia in awake surgery"

di muffato veronica -
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Cari studenti,
a nome della prof.ssa Carretti vi segnalo che venerdì 5 maggio alle ore 14.30 in Aula T1 (CLA, via Venezia 16) la Dott.ssa Lara Zordan terrà un seminario dal titolo "Neuropsicologia in awake surgery". Il seminario è rivolto a tutti gli studenti interessati. In allegato la locandina.

Cordialmente,
VM


Abstract:

L'awake surgery è la terapia di elezione per i gliomi di basso grado. L'asportazione del tessuto malato in questa tecnica avviene seguendo i confini funzionali e non quelli oncologici. Questo tipo di approccio chirurgico consente la massima asportazione possibile del tessuto malato con il rispetto delle aree funzionali. Migliora pertanto la prognosi e l'outcome del paziente, aumentando, rispetto alla craniotomia tradizionale, la qualità di vita del paziente. 

La valutazione neuropsicologica pre-operatoria del paziente consente di identificare eventuali deficit indotti dalla lesione espansiva e di esprimere un parere di idoneità del paziente all'intervento in awake surgery in base al suo profilo cognitivo e agli aspetti di personalità. Nello studio pre-chirurgico del caso il neuropsicologo programma compiti di risonanza magnetica funzionale che possono rilevare l'attivazione corticale di funzioni cognitive svolte dalle aree interessate dalla lesione e dalle aree adiacenti. Il neuropsicologo è altresì chiamato a discutere con il neurochirurgo e il neuroradiologo sulle funzioni dei fasci sotto-corticali che vengono interessati dalla lesione e fornisce al neurochirurgo dati di letteratura aggiornati sui danni temporanei e permanenti provocati dall'eventuale resezione di tali fasci. 

Il neuropsicologo è presente in sala durante il mappaggio intra-operatorio corticale e sotto-corticale. La stimolazione indotta in sala con corrente a basso amperaggio consente di perturbare temporaneamente network cerebrali che assolvono funzioni cognitive importanti. La risposta del paziente consente l'individuazione di aree cosiddette eloquenti che devono essere preservate dalla chirurgia. In sinergia con il neurochirurgo e il neurofisiologo, il neuropsicologo ha il compito di somministrare task semplici che attivino funzioni che possono essere svolte dalle aree malate o da aree adiacenti alla lesione espansiva. L'obiettivo è quello di raggiungere il grado massimo di resezione del tumore preservando la qualità di vita del paziente. La valutazione neuropsicologica post-operatoria consente di valutare l'efficacia dell'intervento in termini di outcome del paziente e consente altresì di raccogliere ulteriori informazioni sul funzionamento di aree corticali e sotto-corticali.In conclusione, il ruolo del neuropsicologo è importante nella chirurgia da svegli dei gliomi a basso grado, sia nello studio pre-chirurgico del paziente, sia in fase intra-operatoria, sia nel post-chirurgico.